Blaudruck è patrimonio unesco

L’antica arte tintoria conosciuta come Blaudruck (in tedesco, stampa blu) oggi è ufficialmente Bene Immateriale dell’Umanità.
Tramandata da secoli dagli artigiani di Germania, Austria, Ungheria, Cechia e Slovacchia, è fatta di gesti sapienti dei tintori della Mitteleuropa, dove ancora oggi i tessuti dall’inconfondibile blu indaco e dai disegni a stampo sono un’eccellenza inimitabile.

Tovaglie, selle per la tavola, tendaggi, costumi tipici, camicie, grembiuli, sciarpe e foulard, scamiciati per bambine, borse di tela, cuscini, gilet, pupazzi…da secoli sono impreziositi dall’arte tessile della Blaudruck. Questa tipica tecnica artigianale consiste nella tintura del lino e del cotone di blu indaco, solo dopo aver decorato i tessuti con disegni impressi con stampi di legno e metallo cosparsi di colla naturale, ciò al fine di conservarli bianchi. L’effetto è particolare perché fiori, foglie, ghirigori e disegni geometrici sembrano stampati, invece semplicemente non si sono impregnati del blu intenso durante la tintura. L’eleganza del prodotto finito ricorda quella delle fragili stoviglie artistiche, tanto che questo tipo di lavorazione è soprannominato “porcellana”.

“La stampa a mano è una speciale tradizione artigianale europea e un patrimonio culturale”, dice Richard Vill, presidente dell’Accademia Tessile Europea, in un comunicato stampa. “La tecnica artigianale del blueprinting è purtroppo sempre più minacciata di scomparsa, speriamo che l’apprezzamento internazionale di questa tradizione contribuisca a darle nuovo slancio e attenzione”.